venerdì 26 luglio 2013

VON THRONSTAHL - Democrazia in crisi


Venerdì Sera Musicale !
Con questo post Vi propongo di ascoltare uno dei miei gruppi musicali preferiti: i Von Thronstahl. Il brano che ascoltate (Dressed in Black Uniforms) con immagini della Guerra civile spagnola, è una riuscitissima cover di Walked in Line dei miei cari Joy Division. 
Gruppo cattolico tedesco neofolk abbastanza provocatorio i Von Thronstahl, nel panorama europeo, si posizionano senza dubbio tra i migliori nel loro genere nel panorama musicale contemporaneo.
Quella che segue è uno stralcio di una intervista tratta da www.darkroom-magazine.it per la recensione del loro album SACRIFICARE dove emergono, forse, le coordinate ideologiche del loro leader Josef K, uno degli ultimi eroi tragici, di certo una tra le persone più interessanti dell'underground marziale: puro stile romano, diceva qualcuno...
Buon Ascolto !
IL TRADIZIONALISTA


VON THRONSTAHL
Democrazia in crisi
Di Michele Viani
  • Il titolo "Sacrificare" è in lingua latina: perché questa scelta, e di cosa trattano le tue liriche?

    "Mi piacciono sia il latino che la parlata e i suoni dell'italiano. Il significato di questo titolo riguarda il sacrificio: nei tempi attuali il concetto di 'sacrificare' sembra sia stato dimenticato, e rappresenta l'opposto del ben noto egoismo odierno."
  • L'artwork della copertina è interessante: qual è il suo significato, e in che modo è connesso al contenuto dell'album?

    "Innanzitutto l'artwork ha una valenza artistica e parla da sé: probabilmente l'arte può dire molto più delle parole, ma in particolar modo certa arte neoclassica può essere in grado di esprimere che "io non faccio parte di questo mondo attuale", e questa espressione non ripone certo le proprie speranze nella democrazia occidentale. Mi piace l'arte totalitaria: è più vicina alla vita e alla morte e più vicina allo spirito."
  • Nella tua ottica l'età della democrazia è un'età di decadenza, nonché un periodo segnato da discussioni infinite (messaggio tratto in particolare dalla traccia d'apertura di "Sacrificare"). Secondo te quali sono le ragioni dell'attuale declino della società occidentale? E chi (o cosa) può essere indicato come colpevole di questa situazione?

    "Democrazia è sinonimo di decadenza, di nulla, è una briciola nella realtà attuale, una frazione di un momento, una perdita di tempo, una malattia del mondo e del tempo. È un tradimento. Un totale tradimento."
  • In che modo possiamo modificare o interrompere questo periodo storico negativo? Qualcuno definisce la nostra era come quella del Kali Yuga...

    "Con pazienza e compostezza, senza violenza, combattimenti, politica o ricevimenti. Solo pazienza, compostezza e il buon profumo di un cappuccino, di un whiskey, di un bicchiere di vino e la fiducia nei piani divini."
  • Di questi tempi la parola democrazia è abusata dalla classe politica. Cosa significa questo termine nel pensiero di Von Thronstahl?

    "Come ho detto 'democrazia' significa declino, decadenza e tradimento. Il governo delle nullità e di nessuno."
  • Dall'album emerge una certa avversione agli Stati Uniti, in particolar modo nella traccia "Gloomy White Sunday" ("and such a calm before the next Wall Street crash"), in opposizione alle bellezze europee (Roma, Parigi, Lago di Garda). Da cosa nascono le tue critiche verso gli States e loro linea economica?

    "Amo il gothic americano, il rock'n'roll, il punk e la roba western che proviene dagli Stati Uniti, ma disprezzo il modo di intendere la democrazia in America, disprezzo le loro menzogne riguardo la libertà, la loro aggressività, la loro bramosia e la loro avidità. Da parte mia non c'è odio, sono solo contrario al loro potere politico e al loro tentativo di dominare il mondo tramite pupazzi idioti e animatori di sorta."
VON THRONSTAHL
"Certa arte neoclassica può essere in grado di esprimere che "io non faccio parte di questo mondo attuale", e questa espressione non ripone certo le proprie speranze nella democrazia occidentale. Mi piace l'arte totalitaria: è più vicina alla vita e alla morte e più vicina allo spirito."
(Josef K.)

  • Che tipo di sensazioni riesce ad ispirarti oggi la vecchia Europa? Come mai in "Gloomy White Sunday" menzioni esattamente un luogo come il Lago di Garda?

    "Oh! Al Lago di Garda ho passato meravigliosi momenti mediterranei, secondi, ore, giorni e notti. Al Grand Hotel a Gardone ero un po' fuori luogo: è senz'altro un bel posto, ma sembra che i vecchi ricconi europei (specialmente gli inglesi) si riuniscano in questo albergo per morirci dentro. O Villa Feltrinelli: che bellezza, che gusto! Ma, alla fine, triste. Non c'è gente grandiosa nemmeno lì: tante persone ricche e piene di soldi, ma senza gusto. Bisogna cercare altrove il vero valore spirituale. L'Europa è qualcosa di prezioso, ma non c'è molta gente in grado di riconoscerne la bellezza. Alla fine, credo comunque che nel vecchio continente sia ancora vivo un po' di SPIRITO ROMANO ."
  • Come hai conosciuto Damiano Mercuri, autore delle musiche di "Gloomy White Sunday"? Come è nata la vostra collaborazione artistica?

    "Cinque anni fa ho saputo che c'era una specie di concerto più serata nei pressi di Pordenone. Lars, Raymond ed io avevamo tempo a disposizione, soldi e desiderio d'avventura utili per vedere Rose Rovine E Amanti e respirare l'aria italiana, così abbiamo fatto un piccolo tour attraverso il Nord Italia, e assistere al concerto di Damiano è stata per noi una rivelazione: è un ottimo musicista ed ha un gran carattere. Ecco come abbiamo conosciuto Damiano in qualità di chitarrista, di italiano, di romano e, più tardi, di amico. Ha un gran talento decisamente unico. Grande per molti, molti aspetti."
  • Alcuni dei tuoi brani riguardano il cristianesimo (specialmente "Mother Of Mercy", apparsa anche nella compilation "Credo In Unum Deum"). Qual è attualmente la tua opinione riguardo alla religione cristiana? Pensi che il cristianesimo possa ancora avere un ruolo importante nella società contemporanea?

    "Forse sarà di nuovo importante. Forse lo sarà quando la società inizierà a diventare più grigia. Tutte queste luci artificiali non possono negare che il mondo stia diventando sempre più cupo. Non sono un simpatizzante della chiesa evangelica americana, simile a un teatrino. La mia cristianità è più una cosa privata. C'è più silenzio, più sacralità, un atteggiamento assolutamente non moderno. Tutta questa modernità sarà sopraffatta. Il cristianesimo, così come lo intendo io, non tenta di stare al passo coi tempi o di correre dietro le innovazioni. A mio dire è forse uno degli ultimi pensieri romantici rimasti in vita."
  • Nella traccia "Palästina" sembra che tu voglia intendere questo luogo esclusivamente come un'antica roccaforte cristiana perduta molti secoli fa, e sono quindi curioso di sapere la tua opinione riguardo l'attuale situazione politica in Medio Oriente. Credi che oggigiorno questo territorio possa ancora idealmente essere rivendicato come luogo cristiano?

    "Se i palestinesi fossero un po' più intelligenti, sarei ben felice che ottenessero ciò che di fatto gli appartiene da secoli. Ma in questo conflitto gli israeliani sono a tutti gli effetti molto più astuti, ed è proprio questo il problema della Palestina, degli arabi e della situazione mediorientale. Anni fa ho cercato di fare qualcosa con loro, ma che te lo dico a fare? Sono troppo pigri e l'organizzazione non è il loro forte. Che tristezza! Sono sempre stato dalla parte dei perdenti, mi sento più vicino a loro che alla gente vincente dei nostri giorni. Ma c'è una situazione pietosa per i palestinesi, causata da una parte dalla loro disorganizzazione, corruzione e pigrizia, e dall'altra dal loro cieco fanatismo e dalla loro collera. No, per me non è importante vedere la Palestina sotto un regno cristiano."
  • In "Sacrificare" compare una nuova cover del classico dei Joy Division "Walked In Line", dopo la versione electro pubblicata nel precedente "Bellum, Sacrum Bellum!?". Perché sei così affascinato da questa canzone? Ricordo che anche i Blood Axis ne fecero una reinterpretazione vari anni fa, e i Joy Division sembrano essere una delle band più stimate dai progetti di stampo neofolk e marziale...

    "È stata una delle più massicce manifestazioni di Von Thronstahl nel periodo di 'Bellum, Sacrum Bellum!?'. Abbiamo scelto questa canzone perché suona dura, veloce, insistente e marziale. Questa nuova versione acustica è più adatta ai concerti e si fonde meglio al materiale contenuto in 'Sacrificare'."
  • Tutti i tuoi album (eccetto il mini "Sturmzeit"), nonché vari brani, hanno il titolo in latino. Perché hai scelto di usare così di frequente una lingua tanto antica?

    "Forse perché questa lingua non è in realtà solo antica. A me sembra che il latino riesca a superare i tempi e ad elevarsi sul mondo."
  • Nella traccia "God Exists" usi dei samples tratti dalla rivoluzione rumena del 1989, al tempo in cui cadde il regime di Nicolae Ceausescu. Perché hai voluto inserire proprio questo riferimento storico nel tuo album?

    "Per ciò che comporta il momento rivoluzionario. Cristianità e rivoluzione non si sono combinate bene insieme tante volte. Solo nel mondo attuale il binomio rivoluzione-cristianesimo garantisce un alto potenziale rivoluzionario in grado di muovere qualcosa. Ma ciò diventa spazzatura nel caso in cui la rivoluzione sia intesa come cristianità moderna o come chiesa democratica, che te lo dico a fare..."
  • Cosa pensi dei vecchi regimi comunisti dell'Europa dell'est? Credi che ci sia qualcosa da salvare di quel periodo?

    "Penso che il comunismo là e il capitalismo qui siano due facce della stessa medaglia. Non la mia medaglia. O forse solo un gioco di potere politico. Il comunismo sembra essere totalmente morto, ma è molto sottile anche il ghiaccio della nostra democrazia... non vorrei camminarci sopra! Guarda l'Europa dell'est, guarda Mosca: per me Putin è il più grande - se non l'unico - leader di stato intelligente, l'unico che non è una marionetta. L'unico che si è accorto di essere circondato da tanti politici occidentali pupazzi e idioti. La Russia non tornerà mai più al comunismo, non farà l'errore occidentale di diventare uno stato democratico, e Putin sa di essere molto, molto forte. La Russia gioca ad essere democratica, ma dietro quel gioco diventa sempre più forte. Il suo presidente non si atteggia come qualcuno a cui piace sentirsi amico intimo di qualche idiota parlamentare occidentale. Non è una marionetta. È questa la grande differenza."
VON THRONSTAHL
"I tempi moderni e la democrazia ci parlano di libertà, di possibilità illimitate, di libere scelte e di libertà di espressione. Ma evidentemente qualcosa non funziona quando i miei concerti vengono boicottati se dico qualcosa che non coincide col pensiero della maggioranza, o con quei circoli che creano il pensiero della maggioranza. Ciò che io faccio spiega quanto piccola sia la gabbia della libertà."
(Josef K.)

  • Nel tuo album ci sono vari riferimenti all'identità occidentale: quali valori ritieni siano racchiusi in queste due parole? Pensi che stiamo perdendo il senso della nostra identità e delle nostre tradizioni?

    "Alla fine dei conti, per me è importante sentire lo spirito e la cultura del luogo in cui sono nato: la mia casa e il mio cuore sono l'Europa, e questo mi dà forza. Ne sono orgoglioso. È bello sentir parlare di tradizione e identità, ma non è facile avere queste idee nei disgustosi tempi moderni. È una specie di apocalisse. Ritengo comunque che un ottimo cappuccino in una bella località europea possa darmi molto più di qualche discussione o parola di destra. Oggigiorno non c'è più tanto da dire in merito, ma solo da sentire e da conservare in silenzio."
  • In che modo è nata la tua etichetta Fasci-Nation Recordings e perché hai usato un nome così ironico e controverso? Puoi dirci qualcosa riguardo i prodotti della label e se alcune release sono ancora disponibili?

    "L'etichetta serve maggiormente per pubblicare roba limitata. Per me, tedesco che vive in Germania, era importante mostrare al pubblico alcune differenze: la mia vera paura è che in trent'anni qualcuno possa riconoscermi come democratico, così devo fare un sacco di cose affinché nessuno mai mi associ al parlamentarismo e alla democrazia."
  • Anche il merchandise sembra avere un ruolo importante per te: a cosa ti sei ispirato per creare il logo e le immagini che appaiono nelle magliette e negli oggetti di Von Thronstahl?

    "Oh no, non abbiamo molto merchandise. Abbiamo molte idee, quelle sì, ma non c'è tempo per realizzarle. Sono affascinato dallo stile fascista, ha un taglio perfetto."
  • Attraverso la tua label hai anche prodotto due CD intitolati "Canzoniere Fascista", ovvero delle raccolte di classici inni del ventennio...

    "Oh no, ne ho solo comprato uno stock al Lago di Garda e li ho rivenduti attraverso il mio mailorder."
  • Ok, tutto chiaro. Ma cosa ti affascina della vecchia musica fascista? C'è qualche brano in particolare a cui sei legato?

    "È grande musica! La differenza con la musica militare tedesca di quest'area risiede nel fatto che gli inni italiani sono più vicini al popolo e alla vita di strada."
  • Quali sono i futuri progetti della tua etichetta Fasci-Nation Recordings? Hai intenzione di produrre nuovi gruppi?

    "No, in futuro avrò tempo solo di lavorare al mio nuovo album, che sarà realizzato dall'etichetta inglese Cold Spring. Ho molte altre cose da fare che non hanno nulla a che vedere con la musica, a cui dedico solo quattro ore a settimana. Non molto."
  • I brani di Von Thronstahl sono apparsi in vari tributi dedicati a personaggi storici e artistici (come Corneliu Codreanu, Leni Riefenstahl, Josef Thorak, Julius Evola, Hermann Hendrich, Georg Kolbe, e forse me ne sto anche dimenticando qualcuno...): quanto e perché questi nomi sono importanti per te?

    "Perché sono stati dei grandi artisti. Perché l'arte di queste menti non è qualcosa di semplice e non è nemmeno ispirata dalla democrazia. Anche l'arte di Michelangelo o di Leonardo Da Vinci non ha nulla a che fare con la democrazia, e ciò l'ha resa eterna."
  • L'introduzione al libretto di "Sacrificare" è affidata a due sentenze di De Maistre e Van Den Bruck: puoi spiegarci il significato e il valore delle due frasi, considerando che sono stampate in tedesco?

    "Non è assolutamente facile spiegare quelle frasi nel mio pessimo inglese, ma credetemi, il cancelliere tedesco Angela Merkel non condivide l'opinione di De Maistre e Van Den Bruck."
  • Il testo della traccia "Molti Piu Onore" è basato su due celebri massime fasciste: "molti nemici, molto onore" e "boia chi molla". Come mai hai scelto di usare frasi tanto audaci quanto (forse) pericolose?

    "Perché il pericolo è molto più interessante della conformità, e ciò è quel che il mondo e i tempi richiedono da me. È un altro passo verso quella direzione che segna la mia distanza da Angela Merkel, dalle votazioni, dalla modernità."
  • Pensi che una posizione ideologica ben definita ti possa causare (o forse ti ha già causato) problemi tipo concerti boicottati, minacce e roba simile?

    "I tempi moderni e la democrazia ci parlano di libertà, di possibilità illimitate, di libere scelte e di libertà di espressione. Ma evidentemente qualcosa non funziona quando i miei concerti vengono boicottati se dico qualcosa che non coincide col pensiero della maggioranza, o con quei circoli che creano il pensiero della maggioranza. Ciò che io faccio spiega quanto piccola sia la gabbia della libertà."
  • È ben nota la tua simpatia per l'era fascista e per Benito Mussolini: cosa ti affascina di questa controversa figura storica? Qual è la tua personale opinione riguardo il periodo fascista in Italia?

    "Sono sempre stato affascinato dai perdenti e dagli eroi tragici sin da quando lessi da giovane 'Don Chisciotte'. Non voglio legarmi ad una corrente di destra quando la destra tedesca è in grado di vincere, sono di destra perché amo i perdenti. Guarda quanto sono sgradevoli i vincitori: la loro breve vita non vale la metà del carisma dei perdenti, degli eterni perdenti. Alla fine devo perdere tutto per vincere in eterno. Tantissimi politici e pensatori di destra sono stati, sono e saranno dei tragici perdenti, ma lo spirito che c'è dietro non è sbagliato. Tutt'altra questione è invece l'incapacità."
  • Come è nato il tuo interesse per il fascismo?

    "Probabilmente è nato perché mi ero stufato di tutte le false promesse che caratterizzavano il colorato mondo che avevo intorno e perché non sopportavo più i grigi sorci che regnavano in stile Disneyworld."
  • Cosa è rimasto oggi del ventennio cui tanto spesso fai riferimento?

    "Oggigiorno non è rimasto molto di quel periodo, eccetto alcuni pensieri e un po' di tristezza da provare davanti a un cappuccino sotto un chiaro cielo blu. Oggi la destra e il fascismo sono per lo più relazionabili al cattivo gusto, alla birra, alla violenza e a politici stupidi. Ho fatto molte esperienze politiche contando di mantenermi distante dai movimenti della destra. E riguardo a gente come Berlusconi, posso dire che indossa abiti molto belli, ma non mi fiderei di lui! È apocalittico!"
VON THRONSTAHL
"Non voglio legarmi ad una corrente di destra, sono di destra perché amo i perdenti. Guarda quanto sono sgradevoli i vincitori: la loro breve vita non vale la metà del carisma dei perdenti, degli eterni perdenti. Alla fine devo perdere tutto per vincere in eterno. Tantissimi politici e pensatori di destra sono stati, sono e saranno dei tragici perdenti, ma lo spirito che c'è dietro non è sbagliato."
(Josef K.)
  • Per l'ultima domanda ti chiedo di essere profetico: cosa si dirà di Von Thronstahl tra dieci anni?

    "Hanno fatto grande musica e avevano idee inusuali!, forse. Oppure "VON che???". Oppure: 'condizione obbligatoria: ESSERE EUROPEI o TEDESCHI!'."

http://www.vonthronstahl.de/

http://www.coldspring.co.uk/

Nessun commento: